Visualizzazione post con etichetta viaggio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta viaggio. Mostra tutti i post

mercoledì 8 gennaio 2014

SANTIAGO DE COMPOSTELA. INTRODUZIONE AL MIO VIAGGIO

Avete mai pensato a un viaggio che possa aiutarvi a scoprire meglio voi stessi, lontani dal caos e ritmi quotidiani?
Il Cammino di Santiago, è sicuramente la soluzione che fa al vostro caso.

Fin dal Medioevo, questo percorso è stato intrapreso da migliaia di persone per motivi religiosi,ultimamente però sta spopolando soprattutto tra i giovani, come viaggio-esperienza alternativo e a contatto con la natura.
Duecentomila l'anno sono ormai le persone che percorrono queste vie che partono dalla Francia in bici a cavallo o a piedi e si inoltrano per 800 km nel nord della Spagna, di solito facendo 30 tappe,fino ad arrivare a Santiago, alla cattedrale dove è custodita la tomba di San Giacomo apostolo.
Spesso per motivi di tempo, la gente percorre solo parte del cammino, di solito l'ultimo tratto.

Decisamente questo tipo di percorso non è per tutti: svegliarsi presto al mattino, zaino in spalla e camminare per tutto il giorno fino allo sfinimento; dormire in ostelli comuni e magari trovare la
doccia con l'acqua fredda non sono di certo cose piacevoli, tanto più se uno è in vacanza; ma vi assicuro per esperienza personale, che una volta arrivati a quell'ostello a fine giornata, il vostro spirito vi ringrazierà.

Potrei raccontarvi dell'alba che potrete veder sorgere ogni giorno tra i monti, potrei raccontarvi della solidarietà e rapporto umano che si instaurano tra i pellegrini, potrei raccontarvi di quante volte penserete di non farcela ad arrivare a fine giornata e invece scoprirete che avete ancora delle risorse nascoste per continuare il cammino (questo secondo me è il fulcro dell' esperienza); ma tanto sono situazioni che uno per quanto descrive non vengono mai colte abbastanza bene, viverle è l'unico modo per capirle appieno.

E allora come fare a partire? L'importanza che sta avendo sempre più questo tipo di viaggio, si rispecchia anche dal fatto che le testimonianze in internet (blog, consigli ecc) e a livello cartaceo (guide, articoli di giornale ecc.) si stanno moltiplicando; per avere tutte le informazioni del caso basta fare una breve ricerca... Inoltre avete me, sono qui apposta per raccontarvi la mia esperienza!!!

State in linea perché nei prossimi post vi racconto di questo fantastico viaggio...

sabato 12 gennaio 2013

VIAGGIO A PARIGI:ITINERARIO-GIORNO 1 (PARTE 5)


Ed eccoci arrivati finalmente all'itinerario del mio viaggio a Parigi, day by day... 

Ricordo che io e la mia amica siamo state a Parigi dal 26 novembre 2011 al 2 dicembre, 7 giorni/6 notti, in realtà il primo giorno siamo arrivate alla sera, quindi è praticamente stato perso; l'ultimo giorno invece siamo partite nel primo pomeriggio, ma con l'ansia di arrivare in aeroporto abbiamo solo passeggiato per il nostro quartiere (zona Bastiglia), che non avevamo ancora visto.
In sostanza quindi abbiamo fatto 5 giorni di visite completi, e posso affermare che ci sono stati stretti per tutte le cose che ci sono da vedere, in realtà tutto dipende dalle esigenze di ognuno (ad esempio un giorno lo abbiamo speso al Louvre), chi magari non è interessato all'arte sicuramente può vedere le cose più importanti in 3 giorni.

Dico questo perché spesso chi parte per una città non si rende conto di quanto tempo serve per visitarla, c'è chi ci sta troppo poco e poi se ne pente, chi troppo e non sa come spendere il proprio tempo... Parigi in 3 giorni è visitabile, tenendo appunto conto di tralasciare il Louvre (e non perché non è interessante ma perché ci vuole un giorno intero per vederlo), e concentrandosi solo sulle cose più importanti per voi.

GIORNO 1: 26 nov. LA PARTENZA

Ho aspettato questo giorno per anni, l'ansia di vedere questa splendida città mi aveva resa molto nervosa, chissà perché prima di partire (come penso accada un po' a tutti) penso sempre di aver dimenticato qualcosa di essenziale, poi mi convinco che Parigi è una metropoli e se proprio mi mancherà qualcosa potrò comprarla lì... (magari è “trucchetto” che fa calmare anche voi ).
Controllato che le cose essenziali ci fossero (carta d'identità, passaporto che se perdo la carta d'identità sono salva comunque, documenti del viaggio, soldi, borsa con cerniera, borsellino antiscippo da tenere con me per mettere le mie cose più importanti... Sono un po' troppo ansiosa? hahaha), alle 14 approfittiamo di un passaggio di mio padre che ci porta in aeroporto a Venezia.
Io e la mia amica abbiamo una valigia a mano e una da mettere in stiva che abbiamo condiviso (con il freddo di Parigi abbiamo bisogno di vestiti pesanti e la piccola valigia a mano permessa dai low cost non ci basta), superati i controlli e imbarcato la valigia tutto diventa meno frenetico e i nervi si rilassano...

Entrare in aeroporto ogni volta mi dà la sensazione di entrare in un buco spazio temporale asettico, il tempo passa e non te ne rendi conto, facce tutte uguali come automi; ok non è una bella immagine però da un lato è rilassante entrare per qualche ora in un ambiente così effimero, giusto di passaggio, dove perdi il tuo io per diventare uno tra tanti... Va bene cerco di non perdermi in questi vaneggi promesso

Dicevamo...Il volo parte sulle 15 e 30, è tranquillo e in un paio d'ore raggiungiamo l'aeroporto di Beauvais, come già spiegato nei miei precedenti post è “l'aeroporto secondario”, quello un po' più fuori mano e usato di solito dalle compagnie aeree low cost.
Arrivate abbiamo dovuto sottoporci a quei momenti di panico che è lo sbarco bagagli : attendere davanti quel tapis roulant in attesa che sbuchi la tua valigia e sperare soprattutto che non si sia persa chissà dove!
La nostra c'era, siamo uscite così trionfanti dall'aeroporto... Eravamo a Parigi!

Avevo letto che esisteva una navetta per arrivare in centro, in 30 minuti ti porta a Porte Maillot, individuarla però non è stato così semplice tra i mille taxisti che ti chiedono se vuoi un passaggio, inoltre a quell'ora non abbiamo trovato moltissime persone a cui chiedere informazioni.
Dopo qualche ricerca, e un po' disorientate, siamo riuscite a trovarla, il costo è di 15 euro a tratta , è tutto sommato abbastanza comoda, il tragitto non ci è pesato per nulla, impegnate com'eravamo a guardare la nostra città! 
Appena arrivare a Porte Maillot abbiamo preso la metro , il primo approccio è stato più che positivo: è organizzata molto bene, di facile intuizione, inoltre abbiamo fatto l'abbonamento settimanale per la metro levandoci anche questo peso.
Arrivate alla nostra fermata della metro (Richard Le noir) ci siamo guardate e dette: “e ora?” Era buio e non capivamo nulla, avevo riguardato mille volte la strada su google map per capirci qualcosa, ma le mappe non ci aiutavano...
... Dopo una mezz'oretta circa ci siamo rese conto che l'albergo era giusto a un minuto a piedi da lì … 
La strada non era molto rassicurante ma quando le cose sono nuove a volte spaventano!
L'hotel (Richard) come detto nei miei precedenti post era veramente brutto, il personale scortese (ci ha un po' salvate il fatto che parlavamo francese forse) e per raggiungere la nostra camera abbiamo dovuto salire tre rampe di scale ripidissime (ricordo con tre valigie) senza alcun aiuto. 
La stanza in realtà era piuttosto grande, avevamo la doccia in camera (per grazia di Dio perché visti i bagni in comune non osavo immaginare com'erano le docce).
... Ma in fondo che importava!!! Eravamo a Paris!!!
La fame ci assaliva così siamo andate al Mc Donald che si trovava giusto di fronte la fermata della metro, evviva i fast food economici e aperti a qualsiasi ora!
Tornate in camera abbiamo giusto fatto a tempo a farci una doccia e a programmare la fantastica giornata che ci aspettava il giorno dopo prima di cadere in un sonno profondo ...

SCOPRI COSA HO VISITATO IL SECONDO GIORNO, ECCO IL LINK: SECONDO GIORNO A PARIS

SS