martedì 26 novembre 2013

SAN POLO E SANTA CROCE: UNIONE TRA ORIGINI E MODERNITA'

In questi due sestieri si entra nelle origini di Venezia: i primi abitanti e fondatori di Venezia infatti, si insediarono nella zona denominata “Rivus Altus” (Rialto, San Polo) con il significato di canale molto profondo, riferito all'attuale Canal Grande dove si affacciano appunto queste isole.
Dall'XI sec. la zona acquistò ancora più importanza grazie alla diffusione dei mercati, questi si svilupparono sempre più fino ad ospitare scambi internazionali.
Ancora oggi l'area realtina ospita il mercato del pesce e della frutta-verdura, la zona mantiene ancora la sua vitalità e vocazione al commercio seppur in dimensioni ridotte rispetto all'apogeo della Serenissima.
La toponomastica della zona aiuta sicuramente a far capire la vastità dei commerci che si tenevano in quest' area.

Per quanto riguarda Santa Croce, il nome deriva da una chiesa abbattuta da Napoleone nella seconda decade dell'800.
Questo sestiere risulta essere il più piccolo di Venezia e il più rimaneggiato con l'avvento dei collegamenti viari con Mestre che portarono alla costruzione di Piazzale Roma (dove c'è il terminal automobilistico) e la stazione ferroviaria.

E' consuetudine fare tour che abbinino questi due sestieri per ragioni pratiche: essendo infatti attigui territorialmente sono facilmente visitabili in un unica soluzione.

A mio parere però, risulta interessante fare l'abbinamento anche per il significato che queste due zone portano con sé: San Polo come spiegato poc'anzi è la zona dove nasce Venezia, a Santa Croce invece, si può affermare che Venezia ri-nasce grazie appunto a Piazzale Roma e all'avvento del traffico automobilistico; è quindi una fusione tra antico e nuovo, tradizione e modernità, venezianità e mondo esterno.

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