In questi
due sestieri si entra nelle origini di Venezia: i primi abitanti e
fondatori di Venezia infatti, si insediarono nella zona denominata
“Rivus Altus” (Rialto, San Polo) con il significato di canale
molto profondo, riferito all'attuale Canal Grande dove si affacciano
appunto queste isole.
Dall'XI
sec. la zona acquistò ancora più importanza grazie alla diffusione
dei mercati, questi si svilupparono sempre più fino ad ospitare
scambi internazionali.
Ancora
oggi l'area realtina ospita il mercato del pesce e della
frutta-verdura, la zona mantiene ancora la sua vitalità e vocazione
al commercio seppur in dimensioni ridotte rispetto all'apogeo della
Serenissima.
La
toponomastica della zona aiuta sicuramente a far capire la vastità
dei commerci che si tenevano in quest' area.
Per quanto
riguarda Santa Croce, il nome deriva da una chiesa abbattuta da
Napoleone nella seconda decade dell'800.
Questo
sestiere risulta essere il più piccolo di Venezia e il più
rimaneggiato con l'avvento dei collegamenti viari con Mestre che portarono alla costruzione di Piazzale Roma (dove c'è il terminal
automobilistico) e la stazione ferroviaria.
E'
consuetudine fare tour che abbinino questi due sestieri per ragioni pratiche: essendo infatti attigui territorialmente sono
facilmente visitabili in un unica soluzione.
A mio
parere però, risulta interessante fare l'abbinamento anche per il
significato che queste due zone portano con sé: San Polo come
spiegato poc'anzi è la zona dove nasce Venezia, a Santa Croce
invece, si può affermare che Venezia ri-nasce grazie appunto a
Piazzale Roma e all'avvento del traffico automobilistico; è quindi
una fusione tra antico e nuovo, tradizione e modernità, venezianità
e mondo esterno.
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